Ci siamo infatti impegolati in un canale che, anche e soprattutto colpa mia, abbiamo dovuto ridiscendere prima di trovare la giusta via. Arrivati al Fonda Savio il gestore ci ha ripagato della visita con una perla che ci ha accompagnato nelle nostre menti come il mal tempo in cielo: "al tempo e alle donne non si comanda". Beata saggezza popolare!

Ripartiti dopo una fresca raddler abbiamo esaurito le energie mentali e fisiche sul sentiero Bonacossa che ci ha condotto al rifugio Auronzo. Lì abbiamo coinvolto il gestore nella nostra atavica disquisizione sulla potabilità dell'acqua di montagna: io che berrei qualsiasi cosa basandomi sulle mie empiriche conoscenze e Antonello che poco ci manca che chieda il certificato dell'analisi Asl. La sera ci siamo così accampati nei pressi della Cappella degli Alpini, ai piedi della parete sud delle Tre Cime (intraviste causa nebbia!), con 4 bottiglie d'acqua: due acquistate al rifugio e due prelevate sul campo!

Il mattino seguente l'abbiamo speso al rifugio Lavaredo in attesa che spiovesse, giocando a carte e discutendo sul da farsi ipotizzando qualsiasi possibile variante. Colta la finestra giusta, abbiamo optato per ridiscendere all'auto con 2 giorni di anticipo e rimandando il giro a tempi atmosferici migliori! Neanche usciti dal parcheggio e voilà che Antonello estrae dal suo chapeau un'altra idea: andare a funghi in località segreta! Variante più che mai azzeccata visto che la fortuna ci ha ripagato e aiutato come fa solo con gli audaci.

A vedere se questo fine settimana ce la sentiamo di riprovarci...

Bruno Battegazzore

...aggiungo visto che non è stato scritto che son stati due giorni ricchi di emozioni che sicuramente contribuiranno a rafforzare l'amicizia che ci lega.

Antonello Maso