Valle d'Aosta 2015

Dopo il Trekking effettuato anche nel 2014, disturbato dal cattivo tempo, che ci ha comunque consentito di conoscere l’Alta Valpelline con lo splendido e grandioso lago di Place Moulin, l’escursione al Rifugio Nacamuli a 2818 mt. nei pressi del Col Collon, confine svizzero, il successivo spostamento in Valtournanche al Rifugio Duca degli Abruzzi a 2802 mt. e aver raggiunto la croce Carrel sulla via normale al Cervino, ci siamo proposti per il 2015 un altro trekking nel sud-ovest della Valle d’Aosta nell’alta Valgrisenche e nell’alta Val di Rhemes.

Il programma prevede un giro ad anello tra le 2 valli con pernottamenti al Rifugio Bezzi in Valgrisenche ed al Rifugio Benevolo in Val di Rhemes con l’attraversamento del Col Bassac Derè a 3081 mt. in andata e del Col Bassac Nord a 3154 mt. al ritorno; viene previsto, inoltre, il percorso tra il Rifugio Bezzi ed il Rifugio Chalet de l’Epèe per il sentiero dell’Houte Route Glaciale con il successivo rientro a Usellières nei pressi del lago di Beauregard.

20 luglio- ritrovo a Mestre alle 8.00 di Paolo, Francesco, Monica, Stefano, Mario, Tiziano e Vito e partenza per la Valle d’Aosta. Il viaggio scorre tranquillo e verso le 13.00 siamo già in Valgrisenche. Mangiamo in un locale nella zona del lago di Beauregard per poi spostarsi al piccolo parcheggio di Usellières a 1778 mt. Superato il ponte sulla Dora di Valgrisenche proseguiamo lungo la strada sterrata che sale sulla dx. Si trascura il primo bivio che conduce al Rifugio Chalet de l’Epèe e proseguiamo sempre dritti sul lato sx del vallone avendo sulla destra sempre la Dora dove sussistono ancora grandi masse valanghive cadute dalle sovrastanti, alte cime. Si raggiunge l’alpeggio Le Challet a mt. 1926, si supera un torrente e si raggiunge le malghe diroccate note come Montagne Saxe de Savoie a mt. 2036, punto dove termina la strada sterrata. Proseguiamo lungo un ottimo sentiero fino ad uno spallone erboso, si supera una strettoia e si raggiunge un altro spallone cosparso di massi, fino ad individuare un ampio pianoro dove si vedono le malghe delle Alpi del Vaudet ed il Rifugio Bezzi sito a 2284 mt. Il rifugio è accogliente e abbastanza affollato soprattutto di francesi, ci sistemiamo e dopo una abbondante cena abbiamo anche il tempo di uscire ed ammirare un meraviglioso tramonto sul ghiacciaio di Plattes de Chamois e su quello grandioso di Gliairetta e le cime circostanti che delimitano il confine con la Francia.

21 luglio- Dei 3 sentieri che partono dal Rifugio Bezzi prendiamo quello centrale che segue il vallone alzandosi quasi subito lungo la dx orografica su un pendio erboso. Si sale fino a quota 2460 mt. ad un bel poggio panoramico con vista splendida su una cascata. Superato un ponte si raggiunge una pittoresca "città dei sassi"; segue un tratto in traversata, affrontiamo una salita piuttosto ripida, prima su terreno erboso e poi su ghiaione misto a rocce. La salita seppur interminabile ci consente di raggiungere la cima della cresta in corrispondenza ad un magnifico poggio erboso a 2850 mt. Questo è un ottimo punto di sosta, da qui si vede in tutta la sua completezza il vastissimo ghiacciaio di Gliairetta sormontato dalla Grande Sassiere regina delle Alpi Graie meridionali. Dietro di noi in tutta la sua maestosità troneggia il Monte Bianco mentre in lontananza si vede sulla sx la Becca di Traversière e si intuisce il seguito del percorso fino al Colle Bassac Derè che ancora non si vede. Infatti è ancora molto lontano; da qui in poi fino alla salita finale il sentiero procede quasi alla stessa quota con numerosi saliscendi in un ambiente lunare. Verso dx rimane il mare bianco del ghiacciaio di Gliairetta che si domina dall’alto. Il sentiero è riconoscibile seguendo dei grandi ometti, sorpassiamo alcuni laghetti e dopo essere passati vicinissimi al ghiacciaio si arriva all’ultima, ripida salita su ghiaione e ciò fino al Colle a 3081 mt.

I più giovani salgono ai 3334 mt. della Becca di Traversière, mentre gli altri preferiscono rimanere al Colle Bassac Derè ed ammirare il vasto e incredibile panorama della Becca di Traversière, della Punta Bassac Derè e della Petite e Grande Sassiere rispettivamente 3672 e 3656 mt. Consumata una leggera colazione e con gli amici già tornati dalla cima della Becca scendiamo verso il lago Goletta che già appare più in basso. Anche su questi pendii molto ripidi la neve se ne è andata da poco come evidenzia il fondo ancora molliccio. Arrivati dopo una lunga discesa ai 2699 mt. del lago effettuiamo una breve sosta. Nel lago fino a non molti decenni fa si tuffava l’omonimo ghiacciaio con un muro di 20/30 mt. di ghiaccio. Oggi di questo muro rimane il ricordo mentre stupenda a sx la Granta Parei domina con i suoi 3387 mt. il paesaggio ed il grande ghiacciaio di Goletta. Percorriamo interamente la “ comba “ di Goletta fino a che il sentiero piega decisamente a dx dove giù nella valle individuiamo il Rifugio Benevolo che si raggiunge tra praterie fiorite per un sentiero alquanto ripido ed a stretti tornanti. Il rifugio è molto affollato con prevalenza di gruppi francesi compresi alcuni provenienti dal Rifugio Bezzi. La sistemazione, comunque, è buona e la cena viene effettuata in più turni.

22 luglio- La partenza dai 2285 mt. del Rifugio Benevolo avviene in solitudine in quanto tutti gli altri gruppi si dirigono o verso il Col Bassac Derè o verso il Rifugio Savoia nella zona del Nivolet e del Gran Paradiso. Scendiamo verso Thummel in Val di Rhemes ma anziché arrivare a Balmaverin e prendere il sentiero 14 per il Col Bassac Nord con un po’ di azzardo prendiamo una vecchia traccia di sentiero tra i prati fioriti che con una ripidezza incredibile porta direttamente ai 2410 mt. del Bivacco del Corpo Forestale dello Stato. E’ stata una faticaccia notevole che si poteva tranquillamente evitare! Dopo una sosta significativa al Bivacco, il ripreso sentiero 14 comincia a salire con numerose svolte lungo il ripido versante erboso che aggira in direzione Sud una grande bancata rocciosa. Dopo aver guadato 2 torrenti, uno dei quali con non poche difficoltà, si arriva alla quota di 2910 mt. in un ampio vallone morenico. Proseguiamo sul pianoro con preoccupazione in quanto dietro di noi verso il Gran Paradiso si cominciano a sentire, seppur lontani, l’inconfondibile rumore dei tuoni. La direzione è sempre Sud-Ovest fino a raggiungere un piccolo lago ai piedi del ghiacciaio della Traversière Nord. Da qui si segue, grazie ad alcuni ometti, una traccia non sempre evidente che ci consente di superare 2 ripidi dossi morenici e giungere finalmente all’ampia sella del Col Bassac Nord a 3154 mt. Il Colle in questi anni, a differenza del passato, non è molto frequentato; infatti lungo il percorso non abbiamo incrociato alcun escursionista. Dal Colle sovrastato a Sud dalla Grande Traversière 3496 mt. ed a Nord dalla Punta Bassac Nord 3387 mt. si gode di un’ottima vista sulla Valgrisenche e sul ghiacciaio di Bassac anche se nella circostanza il tempo non ci favorisce molto. Si decide, dopo una brevissima sosta, di iniziare la discesa che nel primo tratto non è semplice per l’attraversamento di un ripido pendio di sassi e ghiaie molto mobili. Da sconsigliare nel modo più assoluto con pioggia e nebbia. Si segue poi il sentiero del piano di Vaudet su pietrame segnalato con ometti in parallelo comunque difficilmente individuabile in presenza di scarsa visibilità. Tralasciamo l’incrocio con la deviazione per il Rifugio Chalet de l’Epèe e continuiamo a scendere per il sentiero che ci consente di superare un consistente dosso erboso da dove si individua, ad un certo punto in basso nella vallata, il Rifugio Bezzi dove arriviamo con il sole ancora alto. Verso le 19.00, però, un fortissimo temporale investe la zona.

23 luglio- Partiamo sempre con una bellissima giornata, visibilità ottima e con il sole che illumina già tutte le cime intorno .Prendiamo il sentiero percorso in discesa il giorno precedente e per prati ripidi e fioriti saliamo fino al grande pianoro del Vaudet. Proseguiamo fino a raggiungere l’incrocio che verso dx porta al Col Bassac Nord e sempre diritti raggiungiamo il bivio per il lago di St Martin. Saliamo, invece, il ripido pendio erboso con ampie svolte per attraversare poi diversi avallamenti in leggera salita sempre per ampi prati percorsi da alcuni bucolici torrentelli e ciò fino a raggiungere quota 2600 mt. A questo punto si scende leggermente con una lunga diagonale pietrosa fino a raggiungere quota 2500 mt. Si passa, quindi, tra grossi massi un costone molto panoramico per poi attraversare, sempre in diagonale, una zona in semipiano anche questa percorsa da alcuni ruscelli. Si sale a questo punto per circa 150 mt. di quota con un sentiero a stretti tornanti a volte aereo fino ad arrivare sul costone della Becca Refreita dove appare a dx il versante grandioso del Truc Blanc, della Becca di Giasson con il relativo ghiacciaio, della cima di Fos, della Punta di Barmaverin, della Grande Rousse Sud e dominante su tutti con i suoi 3607 mt. della Grande Rousse Nord con il grande ghiacciaio di Invergnan che scende verso la vallata. Sosta per un breve spuntino e scattare molte fotografie e poi si inizia la discesa su erto sentiero in zone franose fra grossi massi fino a raggiungere l’antico fronte di un ghiacciaio ormai ritiratosi ( giasson ). Su alcuni assi di legno si superano dei torrenti fino a riprendere il sentiero a sx che in breve raggiunge il bivio per il bivacco Ravelli. Proseguiamo tra i prati per un sentierino non sempre evidente fino ad un costone dove si scende per le grosse fessure di alcuni roccioni per poi risalire di almeno 150 mt. fino ad una spianata dove vediamo alcune baite e finalmente dopo 500 mt. raggiungiamo il Rifugio Chalet de l’Epèe a 2366 mt. Ci sistemiamo in comode camerette e sempre con un bellissimo e caldo sole ci avviamo o verso il Col Fenetre ed il monte Forciaz oppure il vallone di Bouc. Al rientro, dopo aver cenato, altra uscita per ammirare il meraviglioso tramonto verso il Ruitor che domina la vallata dal versante opposto al rifugio.

24 luglio- Iniziamo la discesa sulla strada poderale e superiamo poco dopo il bivio che a sx porta al Rifugio Bezzi. Scendiamo un costone e sempre per la poderale si giunge in un’ampia radura di pascoli a quota 2160 mt. dove c’è una grossa baita. Continuamo la discesa fra grossi larici classificati e numerati per dimensione per poi prendere la sterrata a dx che supera con un ponte di legno la Dora di Valgrisenche e arrivare così ad Usellières ed al parcheggio che lasciamo velocemente per poter visitare il caratteristico e piccolo borgo di Valgrisenche. Scesi nella vallata principale e superata Aosta pranziamo dopo una breve deviazione dall’autostrada, alla “Louye su la Goumba“ in località Crest di Sotto nel comune di Pontboset- vallata di Champorcher – a noi già noto ed apprezzato nella sosta durante il percorso della penultima tappa dell’Alta Via n. 2. Dopo il consistente e molto apprezzato pranzo abbiamo anche il tempo di visitare il borgo abbandonato di Crest di Sopra e poi scendere al paese di Pontboset e ammirare il ponte romano. Ripresa la vallata principale entriamo in autostrada a Pont S. Martin e nella tarda serata siamo già a Mestre.

Le considerazioni finali non possono che essere positive: abbiamo integralmente attuato il programma grazie al bel tempo che ci ha gratificato durante tutto il Trekking. Le grandiose masse glaciali, gli innumerevoli torrenti, le meravigliose cascate e le alte montagne che ci hanno accompagnato nei giorni ci hanno dato immagini di rara bellezza. Le tappe sono state non eccessivamente lunghe, con impegno fisico particolare solo nella parte terminale della salita al Col Bassac Derè mentre impegnativa è stata la parte iniziale della discesa dal Col Bassac Nord che si consiglia di evitare in caso di maltempo. I rifugi sono tutti accoglienti ed il pienone si è verificato al solo rifugio Benevolo forse per la casuale, contemporanea presenza di numerosi gruppi organizzati di francesi.

La soddisfazione per questo ennesimo successo è grande ed ha dato conferma che in Valle d’Aosta percorsi, panorami e bellezze sono veramente innumerevoli.