ALTA VIA N.2 VALLE D’AOSTA - COGNE- DONNAS

iL gruppo

22-27 Luglio 2013 di Paolo Penzo

Neve abbondante ancora a fine luglio oltre i 2000mt e la chiusura del Rifugio Sogno di Berdzè hanno reso più complicato il percorso di quest’anno in Valle d’Aosta. Malgrado le difficoltà l’obiettivo è rimasto quello originale di completare l’Alta Via n.2 con il tratto da Cogne a Donnas con pernottamenti al Rifugio Reviglio a Courmajeur, al Rifugio Dondena nel Parco Regionale del Monte Avic, a Champorcher ed a Crest Damon nel Comune di Pontboset.

22 luglio Paolo, Francesco, Monica, Stefano, Vito e Tiziano con dispiacere riscontrano l’assenza di Mario impedito da improvvisi problemi famigliari. Il viaggio si svolge tranquillo e all’ora di pranzo siamo già a Sarre, dopo Aosta, alla Trattoria che anche quest’anno abbiamo scelto per il pranzo iniziale del Trekking. La giornata è calda ed il tempo bello per cui ci avviamo verso il Rifugio Reviglio a Courmajeur intenzionati a salire in Val Ferret il sentiero che porta al Rifugio Bonatti. Purtroppo il tempo peggiora improvvisamente ed un violento temporale ci costringe al rientro. Dopo poco il tempo migliora per cui decidiamo di scendere a Courmajeur per una breve visita. Rientriamo per l’ora di cena e dopo aver comunicato agli altri ospiti del Reviglio i nostri programmi ci rechiamo nelle camerette.

23 Luglio- sveglia, colazione e partenza avvengono in veloce sequenza. La meta è Aosta ove, per l’intenso traffico cittadino, non riusciamo ad arrivare in tempo per prendere l’autobus come da programma. E’ l’inconveniente che ci comporta un ritardo di almeno un’ora e mezza. Arriviamo così a Cogne verso le 11.00. A questo punto, anziché affrontare i ¾ km verso Lillaz a piedi, conveniamo di prendere il bus circolare del Comune. Il tempo rimane bello e ciò ci consente di iniziare con una certa fiducia, anche se è mezzogiorno, la tappa iniziale del nostro Trekking.

Superiamo il piazzale di Lillaz e dopo 200mt imbocchiamo il sentiero che sale a sx tra prati e boschi, effettuiamo una breve deviazione per ammirare le note cascate di Lillaz, fiancheggiamo per un breve tratto una condotta forzata poi continuiamo fino a raggiungere l’alpeggio di Goilles Inferiore. Proseguiamo sempre per il vallone dell’Urtier e poco dopo l’alpeggio svoltiamo a dx attraversando il torrente su un ponte in legno e ci inoltriamo nel bosco di conifere prendendo decisamente quota; poi il bosco diventa più rado fino ad incontrare il casotto del guardaparco. Da qui l’itinerario si fa più pianeggiante, abbandona il bosco, attraversa i pascoli ricchi di ruscelli e si immette su una pista sterrata che porta al Rifugio Sogno di Berdzè al Peradzà a 2530mt. Dal Rifugio attraverso un ripido pendio di sfasciumi saliamo al Col Fenetre de Champorcher a 2826mt. Da qui entriamo nel territorio del Parco Regionale del Monte Avic, prendiamo il sentiero che scende in un piccolo avvallamento pietroso, poi con andamento più pianeggiante passiamo non molto distante dal suggestivo lago di Miserin; attraversiamo più volte il torrente a valle dello sbarramento artificiale dello specchio d’acqua e ci immettiamo sulla strada sterrata che porta al Rifugio Miserin e che noi utilizziamo per la discesa tra vaste praterie fiorite e per lungo percorso a mezzacosta giungiamo finalmente al Rifugio Dondena a 2192mt sito di fronte al Mont Glacier alto 3185mt . Sono già le 19,15; fortunatamente il tempo ha tenuto e non ci sono stati problemi particolari salvo l’attraversamento, nella discesa dal Colle, di numerosi e grandi nevai un po’ insidiosi nel tratto tra le pietraie.

24 luglio il tempo è bello per cui, prima di scendere a Champorcher, risaliamo un ripido sentiero sulla dx del Rifugio tra prati fioriti e roccette fino ad una sella. La successiva discesa al lago Miserin comporta l’attraversamento di alcuni nevai e poi di prati ricchi di una miriade di fiori. Il lago a 2588mt si trova in una posizione di rara bellezza, non molto lontano dal Col de Champorcher, dalla maestosa Tersiva alta ben 3515mt e di fronte alla Rosa dei Banchi maestosa montagna alta 3164mt tuttora completamente innevata. Visitiamo lo storico santuario del Miserin e velocemente scendiamo per arrivare in tempo per il pranzo al Rifugio Dondena. Alle 15.00 partiamo scendendo sulla strada sterrata per poi attraversare il torrente prendendo il sentiero a valle della strada che si sviluppa tra i pascoli e tocca gli alpeggi di Champlong e Créton. Dopodiché ci inoltriamo nel bosco scendendo lungo vere e proprie scalinate per le quali il sentiero è denominato “della scaletta“. Raggiunto un ponte attraversiamo il torrente Ayasse e proseguiamo sempre nel bosco poi tra i prati fino ad immettersi su una larga strada in pietra, costruita ai tempi del re Vittorio Emanuele II ° per le sue battute di caccia. Giunti a fondovalle nella frazione di Chardonney percorriamo un breve tratto di strada asfaltata fino alla località Chateau di Champorcher e all’ albergo dove è fissato il pernottamento. Sono le 18.00; ci sistemiamo nelle accoglienti camere e poi veloce visita al centro del paese, all’antica chiesa ed alla caratteristica Torre medioevale. La cena è particolarmente abbondante e gradita e l’allegria certamente non manca.

25 Luglio- sveglia alle 6.00, veloce colazione e partenza per la più impegnativa tappa del Trekking. Da Chateau, superato il ponte sul torrente Ayasse, costeggiamo il torrente medesimo e l’area pic-nic e raggiungiamo in breve l’abitato di Karlantze; da qui proseguiamo lungo un tracciato a mezza costa, molto panoramico che conduce alle baite ormai diroccate di Porte. A questo punto risaliamo l’intero vallone de La Leigne raggiungendo dapprima l’alpeggio di Ourty, poi attraversate le passerelle sul "Torrent du Bois" guadagniamo dolcemente quota all’interno di un bosco di conifere raggiungendo l’alpeggio di Chenessy e il lungo pianoro di Sant’Antonio tra un mare di fiori di colore rosso-rosa : un posto di straordinaria bellezza dove regna il più assoluto silenzio. Il tracciato ora devia verso sx, risaliamo il versante in parte su prati molto ripidi ed in parte su pietraie incontrando in breve i primi nevai che diventano più estesi ed insidiosi in prossimità del Colle della Fricolla sito a 2540mt dove effettuiamo una breve sosta. Iniziamo la ripida discesa su neve dura prestando attenzione nell’ultimo traverso prima di incontrare il sentiero che lungo una diagonale a mezza costa attraversa poi alcuni tratti di pietraia fino alla baita diroccata del Breuil, punto molto panoramico da cui si intravede il sottostante villaggio di Brenve. Raggiunte le baite attraversiamo il lungo pianoro e imbocchiamo nuovamente il sentiero che scende agli alpeggi di Lettaz e Miallet, quindi costeggiamo le ripide pareti del "Mont de Plodze", oltrepassiamo le case ormai disabitate di Fontana e dopo le 19.00 raggiungiamo, sempre accompagnati da uno splendido sole, il villaggio abbandonato e recentemente risanato di Crest Damon nel Comune di Pontboset. Ci sistemiamo nel Dortoir unico edificio abitabile provvisto di cucina e dormitorio allestito appositamente dal Comune per gli escursionisti dell’Alta Via n. 2. Ci troviamo in una realtà surreale, in un villaggio abbandonato da decenni , recuperato urbanisticamente nella sua completa originalità e dotato di un moderno impianto di illuminazione pubblica! In 10 minuti per un ripidissimo sentiero nel bosco scendiamo al ristorante che ci accoglie con una ottima cena e con la simpatia dei giovani gestori .Da loro apprendiamo di essere il primo gruppo di italiani arrivati dal Colle de la Fricolla a Crest Damon. Dopo la cena nel buio più assoluto del bosco rientriamo al “Dortoir"accompagnati da centinaia di lucciole che svolazzano di continuo lungo tutto il sentiero fino alla meta. E’ stata un’esperienza unica e pensiamo anche irripetibile!

26 Luglio- sveglia all’alba per poter fotografare il sorgere del sole nel borgo che ci ospita e ritrarre dal vivo le prime luci che entrano nei stretti vicoli tra le vecchie case; poi giù al ristorante per la colazione; ritorno al "Dortoir" e quindi partenza per l’ultima tappa che ci consentirà di completare l’Alta Via n. 2. Proseguiamo in piano sul sentiero che costeggia un canale incubato lungo il quale si incontrano alcune cappelle votive. Il sentiero supera il torrente Brenve su un ponte e dopo poche decine di metri incominciamo la ripida scalinata in pietra che conduce in mezzo al bosco e raggiungiamo il Santuario di Retempio a 1482mt. Questo è uno dei Santuari caratteristici della bassa Valle, eretto sul contrafforte fra il Vallone di Brenve ed il Vallone che da accesso al Colle di Pousseuil e quindi ai Valloni di Donnas. Dopo una breve sosta proseguiamo la salita su un crestone ed al primo bivio precediamo a dx raggiungendo così la località di Valsomma. Oltrepassati gli alpeggi il sentiero svolta a dx e sale tra piante di rododendri e tra fastidiosi nugoli di insetti che ci danno parecchio fastidio.La salita si completa al raggiungimento del verdeggiante Colle di Pousseuil a 2110mt dove entriamo nel territorio del Comune di Donnas. Scendiamo velocemente tra erba alta, cespugli e roccette per una incerta traccia di sentiero nel Vallone della Mouilla arrivando all’alpeggio omonimo dove centinaia di mucche pascolano tranquille circondate da alte montagne dove ripidi canaloni ed estese pietraie sono ancora coperti dalla neve. Piegando decisamente a sx, su terreno pascolivo tra splendide anse del torrente, giungiamo all’idilliaco Giassit de Mouilla a 1715mt. Costeggiate le costruzioni in pietra delle Alpi Bocchet ( 1549mt ), raggiungiamo la radura erbosa dell’Alpe Magnissola ( 1350mt ). A questo punto ci investe un temporale con pioggia moderata che si esaurisce dopo una mezz’ora. La mulattiera taglia ora il ripido fianco della valle, passa da Mont Maillant ( 1064mt ) e scende a valicare su un comodo ponte il torrente de Bonze. Seguiamo la strada poderale del Vallone di Fer, raggiungiamo le case di Donnes ( 875mt ) per proseguire poi la discesa fino alla località Clapey in parte su sentiero ed in parte percorrendo la strada comunale fino al fondovalle e finalmente oltrepassiamo sul grande ponte pedonale la Dora Baltea raggiungendo così lo storico borgo di Donnas a 329mt. Sono già le 18.00 ; cerchiamo la stazione degli autobus dove arriviamo in tempo per salire alle 18,45 sul bus che in un’ora ci riporta ad Aosta. Saliamo sulla nostra auto e velocemente arriviamo verso le 20,30 a Courmajeur ed al Reviglio dove una abbondante cena ci aspetta. Prima di coricarci raccontiamo agli amici del nostro percorso e della gioia provata per aver completato l’intero percorso dell’Alta Via n. 2 della Valle d’Aosta che da Courmajeur porta all’ingresso della Valle e precisamente a Donnas.

27 Luglio- la giornata è splendida, il sole illumina già le vette e ne fa risaltare la straordinaria bellezza. Salutiamo gli amici della Giovane Montagna che con tanta simpatia ci hanno ospitato anche quest’anno e siamo così pronti per andare a Courmajeur per il consueto giro e gli inevitabili acquisti dei prodotti locali. Poi verso le 12,30 partenza per l’Agriturismo di Nus che ci riserva il consueto, raffinato e abbondante pranzo che pensiamo con orgoglio di esserci meritato. Al termine e con tranquillità partiamo per Mestre dove arriviamo verso le 19.00.

Le considerazioni non possono che essere positive; abbiamo interamente attuato il programma grazie in primis al tempo che ci ha sempre premiato. La conoscenza della bassa Valle d’Aosta con l’attraversamento dei suoi piccoli borghi, molti purtroppo abbandonati, con i suoi pascoli e prati ci hanno evidenziato la difficile vita dei valligiani in questi luoghi. Questa parte dell’Alta Via n. 2 solo ultimamente comincia ad essere nota e lo si rileva dalla segnaletica che non è così precisa e puntuale come nel tratto fino a Champorcher e soprattutto dalla frequentazione: nell’intero tratto da Cogne a Donnas non abbiamo incontrato escursionisti lungo il percorso! Le tappe sono state lunghe e faticose ma affrontate senza difficoltà dal nostro gruppo che nei 4 giorni effettivi di percorrenza ha superato un dislivello di 3900mt in positivo e di ben 5800mt in negativo. I panorami ammirati sono stati straordinari come pure la flora. Per la fauna primeggia invece la parte dell’Alta Via fino a Cogne. I pernottamenti sono stati ottimi e la particolarità del Dortoir di Crest Damon può ritenersi nel suo genere unica e indimenticabile, un vero ritorno al passato quando l’escursionista o alpinista affrontava la montagna nel silenzio e nella solitudine.

Anche per questo l’invito che si può rivolgere agli amanti della montagna è solo uno: organizzatevi per percorrere l’Alta Via n. 2 della Valle d’Aosta. Ne vale proprio la pena !