Antonello e Bruno

"Filosofia della variante", così potrebbe intitolarsi il racconto di questa ennesima avventura con Antonello.
Partiti per un giro di 3 giorni che doveva iniziare dai Cadini di Misurina per compiere un lungo giro intorno alle Tre Cime di Lavaredo che toccasse anche il Popena, dopo sole 2 ore di cammino avevamo già sbagliato via nel risalire la Forcella del Nevaio.

13/07/2014 - Gita escursionismo - Cima Cauriol (2494m)

Questa escursione permette di raggiungere cima del Monte Cauriol dalla quale è possibile ammirare la Catena del Lagorai, il massiccio di Cima d'Asta e le Dolomiti Fassane; per la discesa si seguirà il classico itinerario per Forcella Sadole lungo la "Via Italiana".

 

Punto di partenza
Rif. Refavaie (m 1116) - lat:46.216248 lon:11.623532
Punto di arrivo Cima Cauriol (m 2494)
Difficoltà EE
Dislivello 1400 ca
Tempi 7 ore di cui 3.30 in salita
Numero sentiero fino a Malga Laghetti CAI 320poi sentiero CAI non numerato
Come arrivare ----
Parcheggio Rif. Refavaie (m 1116)
Cartine Tabacco 22 1:25.000, Kompass 622 1:25.000


Descrizione

L'escursione inizia dal rif. Refavaie (m 1116) presso il quale parcheggiamo le auto. Da qui si cauriol-mappadiramano diverse strade forestali che salgono verso le malghe del versante sud dei Lagorai. Noi seguendo il segnavia n. 320, saliamo lentamente verso malga Laghetti (m 1582). Giunti alla malga un cartello indica la direzione per raggiungere la chiesetta "Campigol del Fero" Abbandoniamo quindi la strada forestale e prendiamo il largo e ben segnato sentiero che sale nel bosco. Si tratta della via originaria di salita alla Cima Cauriol percorsa dagli Alpini durante la prima guerra mondiale. Questa montagna fu infatti teatro di asprissime battaglie e la conquista della cima costò la vita a centinaia di italiani e austriaci. Il sentiero conosciuto come la via italiana che sale al Cauriol dal passo Sadole e che noi prenderemo al ritorno ripercorre in realtà la direttrice del primo contrattacco austriaco.
La nostra mulattiera invece sale nel bosco e raggiunge prima i resti di una chiesetta e poi quelli di un cimitero militare. Al termine del bosco tra resti di trincee, baracche e camminamenti, la traccia, sempre erta, diventa a tratti meno riconoscibile e bisogna a volte cercare i segnavia. Giungiamo infine in cima (m2494) dove sostiamo. Per la discesa prendiamo, come accennato, la cosiddetta "via normale italiana" che scende ripida alla Selletta Carteri e poi al passo Sadole (m 2066).

Da qui un tranquillo sentiero scende lungamente nel bosco fino alla strada forestale che ci riconduce alla Malga Laghetti e a Refavaie.

 

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20/07/2014 - Escursione a Casera Palantina

 Domenica 20 Luglio 2014 è in programma la gita sociale alla Casera Palantina in Alpago. Il dislivello previsto è di circa 300mt e il tempo di percorrenza di 1 ora e 45 minuti, escluse soste.
In considerazione delle contenute difficoltà, la gita è indicata anche ai bambini.

 

casera-pallantina-1

Punto di partenza Malga Pian Grant (m.1211)
Loc. Col Indes di Tambre (BL)
Punto di arrivo Casera Palantina (m.1508)
Difficoltà E
Dislivello 300m c/a
Tempi 1h 45min circa di cammino
Numero sentiero ---
Come arrivare  
Parcheggio nei pressi di Malga Pian Grant (a pagamento)

Descrizione

Parcheggiate le auto nei pressi di Malga Pian Grant(*) si procede per strada asfaltata, per circa 1 km, sino all'imbocco del sentiero 923 nei pressi di Pian delle Lastre.
Si prosegue seguendo la comoda strada forestale (segnavia 923) che si snoda all'ombra del bellissimo faggeto sino al bivio per il Rifugio Semenza (circa 1h e 15min dalla
partenza). Da qui si prosegue per facile mulattiera giungendo in breve (circa 30 min) a Casera Palantina dove si consumerà tutti assieme un pranzo al sacco :-)

In considerazione delle contenute difficoltà, la gita è indicata anche ai bambini.


(*) Il parcheggio nei pressi della malga è a pagamento.

 

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Monte Sissòl, 835 m (Istria croata)

Sabato e domenica 17 e 18 maggio 2014

Quest’escursione, proposta da Paolo e dalla sottoscritta, è stata messa nel programma gite della Sezione CAI di Fiume e in quello della Sezione Giovane Montagna di Mestre. Assieme a Franco Bisiacchi e a Pina con Blanc abbiamo perlustrato vari percorsi nei mesi passati. Quello scelto è anche quello più frequentato non solo da istriani e fiumani, ma soprattutto da austriaci e tedeschi che frequentano queste zone.

L'ambiente: Il Monte Sissòl, 835 m, si trova nel tratto terminale dei Caldiera, la catena montuosa che collega il Monte Maggiore (Učka) alla punta di Fianona, attraverso una cresta affilata ed arida, dominata da nudi calcarei cretacei, rare boscaglie di pini, frassini, carpini e querce, incorniciati di tanto in tanto dall'alloro e dal mirto della flora mediterranea, nonché ginestre e salvia, il cui profumo ci accompagna per buon tratto del percorso.

Il percorso: La camminata inizia nei pressi del paese di Bersezio (Brseč in croato), 200 m circa, sulla strada Fiume-Pola. Un sentiero alquanto pietroso sale l’erta costa inerpicandosi poi nel mezzo di una vegetazione un po' selvaggia e un bosco di pini. Dopo aver incrociato delle carrarecce tagliafuoco, sale ancora e per un crinale carsificato e roccioso porta in cresta, che si segue verso sud in un continuo saliscendi, sino alla cima. Dalla cima si gode un ampio panorama su tutta la riviera liburnica con le isole del Quarnero, nonchè su Fiume con alle spalle il Gorski Kotar ed i Velebit, mentre sull'altro versante si vede tutta l'Istria continentale.

In poco più di due ore, scenderemo lungo un pendio prativo, insidioso per l'infinità di sassi che cela, raggiungendo il limite dell'altopiano proprio sopra Fianona e la sua antiestetica centrale termoelettrica a carbone. Da qui un sentiero scende a Fianona, 184 m circa, degna conclusione di un'escursione in un ambiente estremamente vario.

L’antichissimo villaggio di Fianona, situato a metà della costa orientale dell’Istria, si affaccia sul Vallone di Fianona, uno stretto fiordo che dal mare si insinua nel sottostante porto per 4 km, largo da 250 a 400 metri, serpeggiando fra le due costiere dirupate che si innalzano a picco sul mare.

A Fianona ci aspetta il ristorante Dorina, alla quale chiederemo di prepararci il menù dell’alpinista.

C’è la possibilità, ancora, di visitare – dentro Fianona – una bellissima chiesetta dove sono custoditi tanti ex voto della gente di mare quarnerina.

Ecco in sintesi, per più chiarezza, quanto propongo:

Sabato

17 maggio

Ritrovo

Arrivo a FIANONA/PLOMIN. Punto d’incontro: il ristorante DORINA, sulla strada, ben visibile.

 

Come arrivare a Fianona

Strada consigliata da Trieste: valico di Cosina/Kozina (direzione Fiume) via Mattuglie, Abbazia lungo la strada costiera. Uscendo invece dal valico di Rabuiese, a Sud di Trieste, direzione Pinguente/Buzet, Lupogliano/Lupoglav, Fianona/Plomin, bisognerà stare attenti a non entrare nelle superstrade (pagamento della vignetta).

 

Cena

Da Dorina. Loris sta preparando un doppio menù (pesce o carne), su cui vi sarò precisa nei prossimi giorni.

 

Pernottamento

A Fianona oppure a 3 Km in località Vosilla/Vozilići

 

   

Domenica

18 maggio

Spostamento

con auto

In auto o pullmino da Fianona fino a Bersezio

 

Consigliati

Bastoncini: 1) per un cammino più agevole; 2) per muovere erbe e altro (possibilità di vipere)

Scarponi con buona suola vibram

Igienico avere le gambe coperte per la presenza delle citate bestioline.

 

Necessaria

Carta d’identità che deve essere esibita tra Slovenia e Croazia.

 

Tempi di percorrenza

Circa 6 ore – 6 ore e mezzo, calcolando anche le soste.

 

   

 

   

 

26/01/2014

Il socio Paolo Penzo ha inviato la relazione del trekking svolto lungo l'Altavia n.2 della Valle d'Aosta che ha percorso nel Luglio 2013 in compagnia di altri 5 soci.

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