LA SEDE
La prima sede della sezione di Mestre è in Via Verdi n. 30, attigua alla Villa Querini, messa a disposizione da don Gino Trevisan. Da qui si sposterà sopra la Farmacia Zannini, in una soffitta dei fratelli Mason, che un abile artigiano aveva trasformato in rustico locale in stile alpino. Poi si sposterà nuovamente in Via Torre Belfredo, dove era la fabbrica di caramelle di Sante Casarin. Per le riunioni, le assemblee e le conferenze veniva messa a disposizione la Scoletta San Lorenzo, l’attuale Laurentianum, e poi via di nuovo, in Via Piave, ancora ospiti di don Gino, che nel frattempo vi si era trasferito quale parroco.
Nel 1968 si ha una nuova sede sezionale: tre camerette centrali in via Pescheria Vecchia al n. 3, ma già agli inizi del 1975 i soci sono costretti a trovare una ubicazione momentanea presso il dopolavoro S.I.P. proprio a ridosso di Piazza Ferretto, fino a quando nel medesimo anno si inaugura la nuova sede in Via Manin 51.
Siamo negli anni ’80, la sezione è in forte espansione, gli spazi vitali iniziano a mancare, incombe nuovamente lo sfratto (entro il 31/1/1988) ed aleggia il pericolo di un crollo possibile: la vetustà dell’immobile l’ha ormai reso impraticabile. Ed ecco comparire all’orizzonte la possibilità di una ex chiesa prefabbricata in Via Rielta, proprio di fronte al bel parco del quartiere Bissuola. L’inaugurazione ufficiale della sede avviene il 4 giugno 1988.
L’euforia per questa nuova sede, la più bella in assoluto, contagia tutti, a cominciare dai consiglieri. Ne scaturisce una grande vitalità che permea di sé ogni attività: dai lavori di sistemazione ed abbellimento della struttura, alla partecipazione alle gite in programma, dai contatti con la vita delle altre Sezioni, alle attività culturali, al corso di roccia… E così quel “qualcos’altro”, di cui si sente parlare sin dal 27 aprile 1988, come da verbale del Consiglio, comincia a prendere forma concreta: una splendida palestra artificiale di arrampicata, che diventa finalmente reale occasione di gioia per i meno esitanti e di curiosità per i meno decisi, nel maggio 1991. Solo mani appassionate possono essere in grado di realizzare ciò, le stesse che poi nel corso degli anni rifaranno l’impianto elettrico, arrederanno con scaffalature e mobiletti le due sale, doteranno la sala più grande di un serio impianto audiovisivo, ridipingeranno l’esterno della sede, sistemeranno le grondaie… (e la lista continua).
[…] Del domani non si ha assolutamente certezza: questa ultima sede non è certo proprietà acquisita. La felice situazione di adesso è solo temporanea e forse destinata a non durare a lungo. Come sempre, dobbiamo continuare a contare solo sulle nostre risorse
(tratto da “1947-1997 Giovane Montagna sezione di Mestre”).
Mai si è rivelato più vero quest’ultimo pronostico! a causa dei materiali utilizzati per l’edificazione della chiesetta, non più a norma, il Comune nel 2005 decide l’abbattimento dell’edificio, nonostante le proposte alternative ed il progetto di bonifica “in house” avanzati dal Consiglio ai tecnici del Comune. A nulla sono valsi i tentativi di mantenere in vita questa storica sede ventennale, tanto invidiata e preziosa per l’attività sezionale. Dopo un lungo e difficile periodo di spostamenti faticosi, di traslochi in una infelice situazione ambientale, la sera del 10 marzo 2010 l’Assemblea dei soci, determinata e numerosa, manifesta il desiderio e la volontà di modificare la situazione, e grazie a numerose sottoscrizioni in denaro, ha permesso che si potesse ripartire con l’acquisto della nuova sede.
LA NOSTRA NUOVA SEDE
Grazie alla iniziale segnalazione di una socia ed al successivo generoso contributo dei soci, il 28 ottobre 2010 viene acquistata la casetta di Via Gazzera Bassa n. 2 a Mestre, e….. la storia si ripete! Impianti, muri, soffitti, intonaci, serramenti, riscaldamento, pulizie, cura del giardino. La ristrutturazione della nuova sede diventa la protagonista e l’imperativo categorico dell’azione dei consiglieri e dei soci.
Il Presidente pro tempore (ingegnere) in collaborazione con BioArchProgetti Studio di architettura, che ha prestato gratuitamente la propria opera, hanno redatto il progetto per la ristrutturazione dell’immobile.
Grazie ad alcuni volenterosi quanto operosissimi soci (Paolo R., Mario e Nane S., Giorgio G., Mario S., Antonello M., Nicola P., Giancarlo B., Franco F., Maurizio B., Dario, Mac e Claudio C. Silvio F., Danilo N. e tanti tanti altri), mese dopo mese, giorno dopo giorno, l’edificio ha acquistato forma e dignità di sede sociale!
Il percorso si è rivelato lungo, articolato e complesso, non privo di qualche asperità, ma siamo felici di essere giunti sino ad oggi, per offrire una nuova dimora non solo ai soci, ma alla comunità, un punto di riferimento che parli amichevolmente di Montagna.